Ogni volta che ci penso mi viene in mente Andrea - la signora Andreina - bellissima coi i suoi ricci mogano e dei grandi e luminosi occhi blu.
La rivedo ogni tanto all'imbrunire di certe sere estive di inizio luglio o di mezz'agosto, col fazzoletto di seta rosso cupo - non quest'anno, certo - e mi saluta volentieri, nonostante siano passati più di dieci anni.
"Tu non hai fermezza", rimproverava al figlio.
E nel suo saluto mi sembra di leggere che dieci anni fa magari le avrebbe fatto piacere se quel ragazzo alto biondo con gli occhi azzurri che è suo figlio avesse trovato un po' di fermezza per una come me, e non fosse solo stato di passaggio.
Così la mattina, quando mi annodo intorno al collo questa bussola, di tanto in tanto mi torna in mente Andrea e mi chiedo se forse anche io non somigli un po' a suo figlio.
E che a descrivermi siano ancora questa bussola (per ritrovare la strada), e il labirinto che è sul rovescio (per perdermi ancora per un po').
lunedì 30 luglio 2007
Fermezza
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1 commento:
C'è chi mi dice che ogni tanto dovrei pigiare il tasto "PAUSE" ma io vorrei sempre il "PLAY" acceso...e prendere dagli altri il bello della diretta della vita...
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