giovedì 5 giugno 2008

Il signor Edison

(per Emanuele Crosti che stanotte ha perso il babbo e che una volta leggeva questo Blog)

Càpitano degli anni in cui uno si sente forte, improvvisamente rifiorisce, le cose sembrano trovare il loro corso e il cielo sembra quasi più blu. Ci si toglie dalla pelle le squame di un freddo inverno e ci si prepara alla primavera (dell'anima!) che sta per arrivare.


E poi: e poi qualcuno spenge la luce e ti ruba l'anima.

Ti sorpenderà, poi, nei piccoli gesti quotidiani, nei colori e nei sapori consueti, nella marmellata di more o nella pasta di mandorle della mia Siena che ti ha sottratto per gioco.
Le domande consuete ti si fermeranno sulle labbra giusto un attimo dopo averle formulate ... mamma me lo fai l'orlo ai jeans?. Sì lo so che ho imparato anche a cucire ma non è la stessa cosa.

Signor Edison, ho paura del buio: per favore la riaccende la luce?

3 commenti:

Silvia Puccetti ha detto...

Che bellezza Rob.
Una volta qualcuno disse:
Nessuna parola..solo un grande abbraccio..
anche se non lo conosco tal volta
è sempre meglio di mille parole..
condoglianze

Fegatino ha detto...

unisco le mie mani a quelle di Silvia...così l'abbraccio sarà ancora più grande!

Bongio ha detto...

Non ti preoccupare Emanuele, prima o poi impariamo tutti a fare l orlo, anche se non è uguale. E ti posso assicurare che le persone non ci sono più solo quando le dimentichiamo, per il resto sono sempre immancabilmente con noi, più di prima. Ti mancherà sempre quell ultimo abbraccio, perchè sarei idiota a dirti il contrario, ma quello che non abbiamo più lo continuiamo a portare dentro di noi, in quello che siamo. un abbraccio anche da parte mia...e se rileggerai mai questo blog...vieni a farci visita ogni tanto..per sentirsi meno soli. un bacio